Guaranì, un popolo in cammino

Posted on 09 giugno 2010 by Amministratore

Intervento di Renzo Concezione, Direttore di Progetto Sviluppo alla Conferenza tenuta a Roma il 7 giugno dal titolo Bolivia. La rivoluzione indigena. La presidenza Morales tra politica e società

Benigno, il  Loro e Julio sono partiti a cercare la strada per Pirirenda, tarderanno due o tre giorni e le loro istruzioni sono di raggiungere, senza essere visti, Pirirenda per poi fare una spedizione a Gutierrez”.
(dal Diario in Bolivia di Che Guevara)

Proprio qui, a Gutierrez, si sta realizzando una singolare esperienza, esemplare per tutto il Cono Sur:  una scuola totalmente indigena prepara giovani a diventare infermieri, esperti in igiene ambientale e nella nutrizione.
I giovani, inviati dalle Comunità, provengono da Paraguay, Argentina e , naturalmente , Bolivia. Questa esperienza è riconosciuta e sostenuta dall’Organizzazione Panamericana di Salute e dal Governo.

Ci troviamo nel sud-est della Bolivia, nel Chaco, dove vivono diverse etnie indigene fra le quali la più numerosa è quella Guaranì. Nel corso dei secoli essi si opposero con tutti i mezzi alla colonizzazione spietata, resistendo a lungo all’invasione dei conquistatori. L’ultima grande battaglia tuttavia avvenne il 28 gennaio  1892 a Kuruyuky contro i pronipoti dei colonizzatori, i grandi proprietari terrieri, sostenuti dall’esercito,  dove morirono migliaia di giovani in una lotta impari: frecce ed archi contro armi da fuoco.

Da allora il popolo Guaranì  ha vissuto umiliato, emarginato, senza terra, in condizioni di estrema povertà e spesso in semi schiavitù come peones ( fenomeno non ancora debellato). Negli ultimi anni, grazie al lavoro portato avanti da alcuni Francescani Toscani, con il sostegno di Associazioni, del Vicariato e dello Stato, si sono avviati processi di emancipazione soprattutto attraverso programmi  nei campi della salute, dell’istruzione e della produzione.

L’Assemblea del Popolo Guarani, oggi riconosciuta dal Governo quale legittima rappresentante della popolazione, ha dato impulso alla realizzazione di poste sanitarie  nelle Comunità, di ospedali, di opere per l’approvvigionamento dell’acqua, ha promosso iniziative per il riconoscimento del diritto all’insegnamento bilingue, sono stati realizzati corsi di alfabetizzazione di massa, sono stati prodotti testi scolastici in lingua Guarani.
Più in generale si è puntato sulla formazione quale leva per il recupero della dignità del popolo.
Il Mburuvicha Mateo Chumira, che nel 1992 venne in Italia per le manifestazioni del cinquecentenario disse: “…questa volta la nostra rivoluzione la faremo con i lapis e i quaderni…”.

La scuola Tekove Katu di Gutierrez  (che in lingua Guaranì vuol dire benessere, salute piena) rappresenta una parte essenziale di questi programmi anche perché punta alla valorizzazione delle risorse indigene e a favorire l’organizzazione popolare; si comprende che la formazione dei giovani che la frequentano (98 nel 2010) ogni anno e per tre anni, identificados con el destino de su pueblo y comprometidos con su desarrollo, arricchita dal confronto di più esperienze e culture, ha una valenza generale oltrechè specialistica. I giovani senza diploma possono qui conseguirlo aggiungendo al proprio percorso anche lezioni specifiche. Le attività di studio si alternano a periodi di tirocinio presso ospedali o comunità.

E’ attivo un nuovo percorso di studio per referenti di comunità, esperti in assistenza sociale.

In materia sanitaria giova ricordare l’importantissima collaborazione, regolata da una specifica convenzione con il  Governo, della cattedra di malattie infettive dell’Università di Firenze.

Proprio all’inizio del prossimo mese di ottobre si terrà un convegno per celebrare i 25 anni di questo lavoro.

Le necessità della scuola, come è evidente sono molte, tra queste naturalmente il mantenimento poiché essa è gratuita;  le ragazze e i ragazzi non avrebbero altrimenti la possibilità di pagarsi il vitto e l’ alloggio (alcuni hanno difficoltà anche per i viaggi). La formula è quella dell’internado cerrado.

Progetto Sviluppo ha sostenuto queste attività e  sta studiando la possibilità di costruire nuove azioni a favore della scuola Tekove Katu  e per il rafforzamento delle forme organizzative indigene. Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto una proposta relativa alla fornitura di materiale educativo e didattico.

Condividendo l’importanza della formazione e la necessità di investire in questo campo abbiamo accolto con favore la proposta di costruire un’azione, dal forte valore anche simbolico, nella poverissima e sconosciuta (allora) comunità di Palmarito. Oggi se ne conosce l’esistenza navigando in internet (e pensare che manca anche la corrente elettrica!).

Grazie al contributo degli amici di Viareggio è stata realizzata un’aula multimediale, un edificio che è utilizzato, anche per riunioni, dagli insegnanti e dagli studenti del villaggio (vedere sito www.amicidelpopologuarani.org).
Questa realizzazione, grazie naturalmente alle pressioni e alle sollecitazioni esercitate, ha contribuito non poco a far diventare Palmarito un vero polo scolastico, riferimento  per tutte le comunità della zona, infatti con il contributo statale e della cooperazione italiana è stata costruita una vera scuola.

Attualmente sono circa 300 le ragazze e i ragazzi che la frequentano, molti di più  di quelli della comunità.
Anche in questo caso le necessità sono tante; siamo interessati a costruire sinergie per portare avanti questa importante attività per dare ai giovani Guaranì una  opportunità di crescita per sé e per le proprie comunità.

La nuova Costituzione Boliviana, la politica del Presidente Evo Morales,  hanno alimentato molte aspettative  per un cambiamento concreto  delle condizioni di vita delle popolazioni indigene. Sono attesi sostegni concreti agli interventi già avviati. Naturalmente  molti sono gli ostacoli da rimuovere, alcuni  vorrebbero  mutamenti immediati e l’opposizione al Presidente è attiva (ci troviamo nel  Dipartimento di Santa Cruz che è tra i più ostili al nuovo corso). Tuttavia il percorso avviato è irreversibile e la speranza di un futuro migliore comincia ad essere percepita come una realtà.

Per info visita il sito www.tekovekatu.org