Cittadinanza partecipata in Bolivia: relazione sulla prima fase del progetto

Posted on 17 ottobre 2012 by Amministratore

Cittadinanza partecipata in Bolivia.
Progetto pilota di formazione integrale per donne e uomini di comunità indigene della Provincia di Ingavi [Dipartimento di La Paz, Bolivia]

Relazione sulla prima fase progettuale
1 aprile – 28 settembre 2012

Localizzazione

Il progetto si realizza nel territorio della Provincia di Ingavi, Dipartimento di La Paz, Bolivia.

Giustificazione

Le popolazioni indigene boliviane – al pari di quelle di tutto il continente – sono state relegate da sempre in fondo alla scala sociale. Con la Costituzione del 2009 essi sono stati riconosciuti come soggetti attivi nel processo di trasformazione in atto nel Paese, tale conquista si traduce nella possibilità di far valere a tutti i livelli istituzionali le istanze di coloro che – pur rappresentando l’ampia maggioranza degli abitanti del Paese – sono i più poveri e tradizionalmente i più oppressi ed esclusi, richiamandosi così agli orientamenti espressi dall’ONU negli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo.

Finalità

Scopo del progetto è quello di favorire e rafforzare la partecipazione politica da parte di donne e uomini indigeni e contadini della Provincia di Ingavi, per affermare una visione indigena di sviluppo rurale che contribuisca alla costruzione di una nazione boliviana democratica, equa e interculturale.

Obiettivo specifico

In tale prospettiva, l’intervento intende rispondere alla richiesta di formazione integrale, che valorizzi le tradizioni ancestrali, proveniente di donne e uomini aymara della Provincia di Ingavi, affinché essi possano diventare agenti di sviluppo a livello locale, regionale, dipartimentale e nazionale.

Descrizione attività

Il progetto è frutto di un lungo lavoro di concertazione realizzato dal Gruppo di Lavoro Dipartimentale di La Paz (GTD) – strumento operativo promosso e organizzato dal Programma delle Nazioni Unite ART PNUD Bolivia – che raggruppa i soggetti istituzionali e sociali attivi nel territorio, alcuni dei quali coinvoltisi in tempi successivi alla prima stesura del documento di progetto.

L’attività è formalmente iniziata il 1 aprile 2012, dopo una fase preliminare sostanziata dalla preparazione e dalla messa in atto di quattro moduli formativi [Costituzione politica dello Stato plurinazionale di Bolivia; Amministrazione e controllo nella gestione delle risorse pubbliche; Decolonizzazione culturale e Bien vivir, ossia un approccio etico e estetico alla vita, verso un benessere condiviso basato sull’armonia tra tutti i viventi e con Pacha Mama, la Madre Terra] erogati a rappresentanti delle comunità indigene della provincia di Ingavi.

Tale fase preliminare è servita anzitutto a definire più approfonditamente i ruoli e a mettere a punto i rapporti fra i diversi protagonisti dell’intervento – Programma ART delle Nazioni Unite [che promuove il progetto e struttura il coordinamento fra i vari attori], Governo Autonomo del Dipartimento di La Paz [GADLP, che rappresenta le Istituzioni pubbliche], Scuola di Gestione Pubblica Plurinazionale [EGPP, che collabora a implementare la metodologia formativa], Università Maggiore di San Andres [UMSA, che coordina l’esecuzione del progetto], varie ONG locali [coordinate da CIPCA] e Suyo Ingavi Suyo Ingavi di Markas, Ayllus e Comunità Originarie [SIMACO, che rappresenta i destinatari dell’intervento, secondo le loro forme istituzionali originarie].
Non meno importante è stata l’opportunità di sperimentare sul campo l’efficacia della relazione formativa con le comunità interessate, potendo così rilevare alcune criticità che potranno così essere agevolmente affrontate in vista della fase più propriamente inerente l’articolazione del progetto.

Partendo da tali premesse, dall’inizio del progetto:
· sono stati definiti gli accordi fra i vari attori coinvolti nella sua realizzazione;
· è stato selezionato e contrattato, con bando pubblico, il coordinatore dell’intervento;
· sono stati selezionati e contrattati, con bando pubblico, i consulenti per l’équipe di lavoro;
· sono state realizzate, attraverso una ricognizione in ognuna delle 9 markas interessate, le attività propedeutiche al percorso formativo [rilevazione delle necessità e delle risorse, disegno dei contenuti e proposta metodologica], il cui esito è stato poi restituito a SIMACO per la sua validazione, prima di procedere alla stampa;
· sono stati stampati i materiali di promozione del corso, così come quelli da assegnare ai corsisti;
· è stata equipaggiata opportunamente la sede di SIMACO, dove si realizzerà una parte importante dell’attività formativa.

Ora il progetto entra nel vivo, con l’esecuzione, il monitoraggio e la valutazione dei 3 percorsi di formazione integrale:
1. Percorso di formazione permanente
Destinato a donne e uomini che vivono nelle 9 markas distribuite nella Provincia di Ingavi, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, con preferenza per i più giovani.
L’intero percorso, semiresidenziale, avrà una durata di 12 mesi (720 ore accademiche). Le sessioni formative residenziali, aventi cadenza mensile, avranno una durata di 3 giorni.
Il percorso sarà articolato in 4 moduli didattici: sviluppo produttivo; gestione pubblica interculturale; partecipazione popolare nella gestione pubblica; formazione politica.
2. Percorso di formazione specifica
Destinato a dirigenti comunitari indigeni – donne e uomini – della Provincia di Ingavi.
L’intero percorso, semiresidenziale, avrà una durata di 4 mesi (264 ore accademiche). Le sessioni formative residenziali, aventi cadenza mensile, avranno una durata di 3 giorni.
Il percorso sarà articolato in 4 moduli didattici: genere; ruoli e funzioni dell’amministrazione pubblica; leadership; novità normative dello Stato.
3. Percorso di formazione decentrata (a livello di Marka)
Destinato a donne e uomini che vivono nelle 9 markas distribuite nella Provincia di Ingavi.
L’intero percorso sarà svolto nelle 9 sedi decentrate di SIMACO (una per marka) e avrà una durata complessiva di 5 mesi (55 ore accademiche). Le sessioni formative, aventi cadenza mensile, avranno una durata di 1 giorno.
L’itinerario, dal forte approccio di genere, prevederà momenti formativi differenziati per donne e per uomini, con l’obiettivo di sensibilizzare in modo mirato entrambe le componenti sui diritti – sociali, lavorativi e politici – della donna. Quanto elaborato separatamente sarà poi condiviso in momenti comuni e sistematizzato.
Il percorso sarà articolato in 5 moduli didattici: genere; diritti dei Popoli Indigeni Originari Contadini; sviluppo produttivo; novità normative dello Stato; democrazia.

La metodologia formativa combinerà tecniche didattico-pedagogiche attuali e recupero di saperi locali tradizionali, oltre a un forte approccio di genere, trasversale a tutte le sue componenti.
L’intervento ha carattere di forte innovatività – nei contenuti e nelle modalità di esecuzione – in quanto rappresenta un’esperienza-pilota non solo a livello dipartimentale, ma nazionale: esso intende concretizzare il processo di decentramento auspicato dalla nuova Costituzione, volto a un maggior riconoscimento e alla valorizzazione dei diversi Saperi che fanno della Bolivia uno Stato plurinazionale.

La fase conclusiva dell’intervento sistematizzerà l’esperienza mettendo a punto un modello formativo integrale replicabile nel tempo anche in altre aree del territorio boliviano ad alta concentrazione indigena, dove emergano bisogni formativi analoghi a quelli della Provincia di Ingavi. Al fine di assicurarne la sostenibilità e la qualità, il modello formativo che si intende elaborare sarà frutto del lavoro congiunto di diversi attori – istituzionali e non – che operano in loco con specifiche competenze e a differenti livelli.

I beneficiari diretti sono, complessivamente, 710 indigeni aymara (409 donne e 301 uomini) che vivono nella Provincia di Ingavi. I beneficiari indiretti sono 3.550 persone, familiari dei partecipanti ai 3 percorsi formativi (si calcolano nuclei familiari medi di 6 persone).