Roma, 31 maggio – “La CGIL, di fronte ai gravissimi fatti di questa notte che hanno visto l’assalto militare israeliano al convoglio umanitario nelle acque internazionali di fronte a Gaza, con un numero elevato di morti e feriti tra gli attivisti pacifisti, esprime il suo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e chiede al Governo Italiano, all’Unione Europea e alla Comunità Internazionale la più ferma condanna del comportamento di Israele”. E’ quanto si legge in una nota della Segreteria Nazionale dell’organizzazione sindacale.
“Non è più possibile rimanere inerti di fronte al continuo aggravarsi del dramma della popolazione di Gaza”, aggiunge la CGIL nel sostenere “con forza la richiesta dell’Alto Rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton dell’immediata apertura senza condizioni del libero passaggio del flusso di aiuti umanitari, beni commerciali e persone da e per Gaza”. Inoltre, continua la nota, “l’Italia e la Ue, coerentemente con tale posizione, devono essere ben più incisivi rispetto all’insostenibilità dell’attuale situazione umanitaria di Gaza e devono chiamare in causa la diretta responsabilità di Israele, che continua nel suo rifiuto del rispetto dei deliberati e dei trattati internazionali, come dimostra anche la mancata adesione al trattato di non proliferazione nucleare”.
“Di fronte alla reiterata politica unilaterale di Israele – si legge nella nota -, occorre assumere provvedimenti concreti, a partire dall’ invio di una forza di interposizione per garantire ai Palestinesi normali condizioni di vita. Occorre riprendere immediatamente il processo di pace, con il coinvolgimento della Comunità Internazionale, al fine di evitare l’ulteriore drammatico aggravamento delle tensioni nell’area medio-orientale che questo episodio violento rischia di rialimentare. La CGIL – conclude la Segreteria -, sulla base di tali posizioni, promuoverà iniziative su tutto il territorio nazionale”.